Assumi la postura del vincente e vincerai!

  • 29 Novembre 2018
  • Pasquale Tardino
  • Motivazione
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Non canto perché sono felice, sono felice perché canto – William James

 

Devi prepararti a scendere in campo, fare un esame o un colloquio di lavoro? Allora cerca di assumere innanzitutto una postura potenziante, la postura della persona che è convinta di farcela!

È un fatto che tendiamo a esprimere le nostre emozioni attraverso il corpo. Ci sono gesti che hanno un valore universale: il loro significato è lo stesso in ogni tempo e in ogni cultura. Per esempio il tipico gesto di esultanza di un atleta che ha appena vinto una competizione: mento alzato, spalle indietro, braccia in alto a forma di V, petto gonfio. È questa la posizione che tendiamo ad assumere quando ci sentiamo potenti: segnala trionfo, vittoria, fierezza.

Che il nostro corpo abbia una sua capacità comunicativa è accertato. I nostri pensieri e le nostre emozioni trapelano dal linguaggio del corpo, a volte anche indipendentemente dalla nostra volontà: il corpo può dire molto di più di quello che diciamo a voce, a volte può persino contraddire le nostre parole.

E’ l’emozione, la forza motrice dell’azione.

La preparazione porta alla performance, ma questa è influenzata pesantemente dall’emozione con cui l’accompagniamo.

Se sono soddisfatto, sicuro di me, felice, allora tendo ad avere una postura dritta, aperta, fiera. Se mi sento giù, sfiduciato o intimidito, al contrario mi chiudo, guardo per terra, abbasso il capo, incrocio le braccia.

Insomma sappiamo che pensieri e sentimenti danno forma al linguaggio del corpo. Ma… e se fosse vero anche il contrario? Può una certa postura, un gesto, un movimento, influenzare il modo in cui ci sentiamo? Se quando mi sento un vincente alzo le braccia al cielo, è possibile che alzare le braccia al cielo mi faccia sentire un vincente?

Prova ad immaginare di approcciarti ad una performance con la schiena ricurva o la testa e le spalle abbassate. Che tipo di impressione daresti alle persone intorno a te? Beh, di sicuro alla postura appena descritta manca soltanto la scritta LOSER (perdente) sulla fronte e poi sarebbe perfetta. È tipico delle persone sotto stress o delle persone con bassa autostima, incurvarsi e ingobbirsi assumendo una postura scorretta.

Se le convinzioni mentali aiutano moltissimo nel prepararsi e affrontare le performance, la postura influenza le convinzioni mentali e, di conseguenza, le nostre performance.

Per questo motivo è utile assumere una postura sicura ma, allo stesso tempo non sfacciata, presuntuosa durante le performance. Il buon consiglio della nonna “stai dritto con la schiena”, è perfetto in questo caso!

Inoltre, per poter respirare bene e a pieni polmoni è fondamentale che tu assuma una postura dritta. Solo in questo modo i tuoi polmoni potranno avere lo spazio giusto per riempirsi di ossigeno e per rinvigorire tutto l’organismo.

Pensa a TE quando VINCI! Quando sei un WINNER (vincente): che postura hai? Braccia alzate in segno di vittoria, la faccia soddisfatta mentre urla di gioia.

Ma cosa succede se assumiamo la postura del vincitore prima di una performance?

Che aumenta l’autostima e la motivazione e ciò consente, d’inviare un messaggio di maggiore forza e convinzione soprattutto a te stessa, che permette di affrontare una qualsiasi performance con una marcia in più.

Fallo sempre! Assumi per qualche minuto la postura del vincitore prima di qualsiasi performance, non è una stupidaggine!

Molti studi sul rapporto tra mente e corpo, sostengono che questi interventi corporei hanno senso e possono funzionare solo se si reggono su una immagine interna positiva e su una decisione volontaria.

Per dirla in altri termini: obbligarci a sorridere, non farà svaporare all’istante il nostro umore nero. Se però diciamo a noi stessi: malgrado l’umore nero voglio provare ad andare incontro alla mia giornata, cercando di sorridere al prossimo, allora la nostra strategia avrà maggiori possibilità di successo.

Che conclusioni si possono trarre a questo punto?

Disporre il nostro corpo come se stesse provando emozioni positive molto probabilmente ci aiuta a suscitare davvero queste emozioni. Se mi sforzo di assumere una postura eretta, di camminare in modo rilassato guardando dritto davanti a me, di sorridere spesso, di stare in campo sentendo MIO e occupando per bene lo spazio, probabilmente mi sentirò meglio. Tutti questi gesti possono avere un effetto positivo, a patto che non siano eseguiti in modo forzato. Vanno in qualche modo allineati con i nostri pensieri: dobbiamo trovare una ragione per farlo e la ragione è che per tutti gli sforzi che faccio e l’impegno e le rinunce…MI MERITO DI VINCERE!

Non siamo macchine a cui basta spingere il tasto giusto per “accendersi”… ma funziona proprio così: SE VUOI LA LUCE…ACCENDITI!

 

Buona Competizione e Buona Vita