Lo sport crea miracoli

  • 6 Dicembre 2018
  • Pasquale Tardino
  • Motivazione
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Non può essere solo un problema di agonismo, né di spirito di emulazione. Il fascino che ha lo sport è legato a qualcosa di più profondo ed intrinsecamente umano. Si dice, spesso a sproposito, che lo sport è una metafora della vita. Ma, seppur banalizzata, in realtà è proprio questa la chiave di lettura che ne spiega il successo planetario, la diffusione e l’attenzione sociale e culturale che si è guadagnato come un vero e proprio specchio dei tempi. La vittoria, la sconfitta, la caduta, la fatica, il sudore, gli avversari, il rispetto, i legami con gli altri e le rivalità: non sono questi ingredienti comuni anche nella vita di tutti i giorni? Ecco perché lo sport è affascinante. Perché è qualcosa in cui ci si può riconoscere. È inoltre una vera e propria miniera di aneddoti e storie, capaci ognuna di sorprendere, stupire, emozionare, addirittura commuovere, perché disegna il profondo dell’essere di ogni individuo.

Unico, nella sua unicità e per questo fratello di tutti gli altri e con loro interconnesso. Questo è lo sport. come vediamo attraverso tante testimonianze di donne e uomini che sono divenuti campioni in ogni disciplina. Eccone un esempio, come tanti poco conosciuto…

I 4 incredibili minuti di J-Mac

Jason McElwain è un ragazzo affetto da una forma di autismo piuttosto seria che ha una passione incredibile per il basket. A Rochester, nei pressi di New York, frequenta la Greece Athena High School ed i suoi terapeuti, per aiutarlo, pensano che farlo entrare nella squadra di basket della scuola sia un’ottima idea. Coach Jim Johnson accetta e Jason svolge tutto l’anno gli allenamenti con i compagni e in tutte le partite indossa la divisa di gioco e va in panchina con gli altri. Senza mai giocare.
Il 15 febbraio 2006 Greece Athena gioca l’ultima partita della stagione contro il liceo di Spencerport, in palio il titolo divisionale. A 4 minuti dalla fine la sua squadra è in vantaggio di 15 punti e Coach Jim ha l’intuizione che cambia la vita di Jason. Lo fa entrare in campo. Quello che succede dopo diventa leggenda.

Jason segna sei tiri da tre in 4 minuti, per un totale di 20 punti stabilendo un record all-time imbattuto in qualunque categoria del basket americano: nessuno ha mai segnato così tanto in così poco tempo su un parquet. Da allora in America diventa una celebrità: sarà J-Mac.

Uguaglianza, opportunità, spirito di aiuto, talento, perseveranza VALORI che dovrebbero fare la differenza in ogni contesto, ma che trovano la loro casa naturale nello sport ????

Buona Vita

Pasquale Tardino

 

Buona Competizione e Buona Vita