Distorsione della caviglia e percorso riabilitativo

La distorsione della caviglia può variare da lieve a grave, a seconda del danno subito al legamento o ai legamenti.

La distorsione più frequente è quella in “inversione”

per motivi anatomici. In questo caso i legamenti coinvolti nel trauma sono il peroneo-astragalico posteriore che subisce un danno solo in casi medio-gravi e il peroneo-calcaneare che viene leso solo nei casi molto gravi.

I danni ai legamenti hanno tre gradi di gravità:

GRADO I: Lieve strappo del legamento con poco gonfiore. È possibile camminare avvertendo poco dolore.

GRADO II: È uno strappo più importante ma dal dolore moderato; sono presenti gonfiore e livido, camminare provoca dolore.

GRADO III: Si tratta di una rottura completa del legamento interessato o dei legamenti, con gonfiore grave e lividi. Camminare non è possibile se non con l’ausilio di una stampella evitando l’appoggio del piede infortunato.

 

TRATTAMENTO IMMEDIATO

COMPRESSIONE: Si effettua un bendaggio compressivo con una benda per ridurre il gonfiore. Si indossa nelle prime 24/36 ore.

ELEVAZIONE: Alzare la caviglia sopra il livello del petto per 2 o 3 ore al giorno, aiuta a ridurre il gonfiore e i lividi.

CRIOTERAPIA: Applicare il ghiaccio per 20 minuti ogni tre ore, immediatamente dopo la compressione.

È consigliabile se il dolore è di forte intensità recarsi dal medico per un esame più approfondito.

 

FASE RIABILITATIVA

Fase acuta: In questa fase è prevista fisioterapia strumentale, ad esempio tecar terapia e laser terapia, e riposo.

Fase sub-acuta: Inizia la fase riabilitativa con esercizi di propriocettiva e rinforzo muscolare per prevenire le recidive.

La ripresa totale sarà programmata dal medico specialista.