I disturbi del comportamento alimentare: come riconoscerli

  • 17 Marzo 2021
  • Tonia Schipani
  • Nutrizione
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Con la pandemia sono aumentati del 30% i casi di disturbi alimentari.

I disturbi dell’alimentazione sono patologie psichiatriche complesse che determinano un importante disagio psicologico ed emotivo, danni alla salute e alla qualità di vita.

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.

Sono disturbi complessi perché procurano un’enorme sofferenza a chi ne soffre e ai familiari e determinano la negazione della malattia e rifiuto del trattamento anche in condizioni di grave rischio per la propria vita per i danni agli apparati cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale.

Soffrire di un disturbo del comportamento alimentare, oltre alle naturali conseguenze sul piano organico, comporta anche una serie di effetti che riguardano il piano della socialità, penalizzando anche la qualità della vita. Spesso, inoltre, il disturbo alimentare è associato ad altre patologie psichiatriche. Si esprime un “male di vivere”, un disagio esistenziale e relazionale che si manifesta come una vera e propria dipendenza, attraverso un rapporto alterato con il cibo.

Potrebbe non essere facile riconoscere una persona che soffre o comincia a soffrire di disturbi alimentari. La persona con un disturbo alimentare vive spesso un forte senso di vergogna o di colpa del proprio comportamento e cercherà di nasconderlo. Inoltre, molte persone con disturbi alimentari non si rendono conto di avere un problema, o comunque hanno grande difficoltà a rinunciare al loro comportamento autodistruttivo che è anche protettivo, perché si tratta del loro meccanismo per affrontare un problema, per sedarlo e anestetizzarlo.

Alcuni segni di avvertimento comportamentale sono:

  • Dieta dimagrante costante o ripetuta ed esercizio fisico eccessivo
  • Sviluppo di rituali ossessivi attorno alla preparazione, alla pianificazione e al consumo di cibo
  • Forte focalizzazione sulla forma e sul peso del corpo con sviluppo di comportamenti di controllo sul corpo ripetitivo o ossessivo
  • Ritiro sociale o isolamento verso gli amici

Alcuni segni di avvertimento fisico sono:

  • Perdita di peso improvvisa o rapida e/o frequenti cambiamenti di peso
  • Particolare sensibilità al freddo
  • Perdita o sbalzi delle mestruazioni (nelle figure femminili)
  • Segni del vomito: guance gonfie / mascella, calli sulle nocche o danneggiamento dei denti
  • Svenimenti, vertigini
  • Grande stanchezza, incapacità di svolgere attività normali come ad esempio concentrarsi sullo studio, oppure, al suo contrario, incredibile iperattività.

Alcuni segni di avvertimento psicologici:

  • Grande preoccupazione per la forma del corpo, il peso e l’aspetto: insoddisfazione del proprio corpo, immagine del proprio corpo distorta, intensa paura di prendere peso
  • Preoccupazione costante per il cibo o per attività relative al cibo e maggiore sensibilità alle osservazioni o critiche sulla forma fisica o sul peso, sulle abitudini alimentari o sull’esercizio fisico
  • Incredibili sbalzi di umore: ansia nei periodi del pasto, depressione o ansia, facile irritabilità, bassa autostima
  • Pensiero “bianco e nero” rigido (vedere tutto come “buono” o “cattivo”… )
  • Pensiero del tutto e subito
  • Sentire di non essere in grado di controllare i comportamenti attorno al cibo o al contrario opposto pensare di avere tutto sotto controllo.

E’ importante implementare la corretta informazione intorno ai DCA così da facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e quindi diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo, tramite l’attivazione di percorsi riabilitativi multidisciplinari specializzati.

Per aumentare l’attenzione della popolazione italiana attorno a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo, è stata istituita, il 15 marzo, la Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla” contro i disturbi del comportamento alimentare.

E’ possibile chiamare il numero verde Sos disturbi alimentari (800180969), un servizio gratuito attivo dal 2011 e gestito dagli operatori del Centro per i disturbi del comportamento alimentare di Todi.

Sul sito www.disturbialimentarionline.it si possono trovare indicazioni su strutture e associazioni dedicate ed anche una mappa nazionale dei servizi pubblici e privati. Oppure è possibile rivolgersi all’Asl di riferimento e chiedere informazioni sui centri.

Affinché il trattamento abbia successo sono necessari una diagnosi precoce della malattia ed un intervento tempestivo affidato ad un’équipe di medici specialisti.

Dott.ssa Tonia Schipani