Il latte non contribuisce all’insorgenza dei tumori

  • 23 Gennaio 2020
  • Tonia Schipani
  • Nutrizione
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II latte e i suoi derivati (formaggi, mozzarella, yogurt) sono, da sempre, tra i protagonisti della Dieta Mediterranea. La loro componente proteica si combina bene con i cereali che si assumono a colazione o durante i pasti principali della giornata. Lo yogurt ormai si è affermato anche come valido spuntino da consumare tra un pasto principale ed l’altro.

Il latte e i suoi derivati vengono spesso additati come nemici della salute per tre ragioni fondamentali:

  • presenza di lattosio, lo zucchero naturalmente presente nel latte e costituito da glucosio e galattosio, che provoca sintomi intestinali nei soggetti intolleranti a questo zucchero;
  • presenza di grassi;
  • presenza di molecole che aiuterebbero la crescita delle cellule tumorali attraverso differenti meccanismi.

Basta inserire, in qualsiasi motore di ricerca, le parole “latte” e “cancro” per trovare una serie di notizie che additano il latte come responsabile dell’insorgenza di diverse patologie tumorali.

Purtroppo, oggigiorno, è sufficiente un fantomatico studio proveniente da imprecisate fonti ad innescare questo fenomeno, su cui si lanciano con avidità i siti che cercano solo di avere i click dei lettori.

Per chi riceve una diagnosi certa di intolleranza al lattosio è necessario fare attenzione al consumo di latte e derivati ma, una dieta che escluda a priori latte e latticini potrebbe avere conseguenze sulla salute generale.

Studi recenti non hanno osservato legami significativi tra il consumo di latticini e il rischio di sviluppare un tumore anzi, in alcuni casi sembra avere un effetto protettivo contro i tumori.

Il rapporto 2018 su Dieta, Nutrizione, Attività Fisica e Cancro, pubblicato da World Cancer Research Fund (WCRF) e dall’American Institute for Cancer Research (AIRC) e basato sull’analisi congiunta e aggiornata dei dati disponibili sull’argomento, ha identificato prove di un potenziale effetto protettivo del consumo di latticini contro il rischio di tumore del colon.

Tale rapporto ha anche messo in luce la presenza di prove, seppur limitata, che suggeriscono una riduzione del rischio di tumore al seno in pre-menopausa e un incremento del rischio di tumore della prostata legati al consumo di latte e derivati.

Non è possibile misurare facilmente gli effetti di un solo alimento nell’ambito di una dieta articolata e complessa ma, sicuramente, eliminare uno o più alimenti dalla dieta, anche se con le migliori intenzioni, può essere un errore grave e portare a carenze nutritive, anche serie.

Molto spesso l’alimento sostitutivo non è migliore di quello eliminato.

L’organismo necessita di una dieta equilibrata e varia, che contenga tutti i nutrienti necessari al suo buon funzionamento nelle giuste proporzioni.

Diete sbilanciate, con l’esclusione ingiustificata di latte e latticini,  rischiano di danneggiare la salute.

E’ importante, vista la complessità del legame tra nutrizione e cancro, compiere scelte consapevoli e rivolgersi a professionisti qualificati.